Freccia del Brabante 2025, l’onestà di Wout Van Aert: “Remco mi ha ucciso nell’ultimo giro, oggi è stato più forte di me”

Nuovo secondo posto per Wout Van Aert alla Freccia del Brabante 2025. Così come accaduto qualche settimana fa alla Dwars Door Vlaanderen, il belga della Visma|Lease a Bike si è presentato nel finale con il ruolo da grande favorito, approcciando le ultime centinaia di metri nella posizione ideale a ruota di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), l’unico in grado di reggere il suo passo nella fase cruciale della gara. Esattamente come accaduto nelle Fiandre qualche settimana fa, però, al momento dello sprint al nativo di Herentals sono mancate le energie, impedendogli così di scavalcare il suo avversario e facendogli concludere la corsa in  seconda posizione.

A differenza di quanto accaduto a Waregem, dove Van Aert si era assunto la totale responsabilità della débâcle, oggi il 30enne ammette di aver perso a causa della superiorità del suo avversario, accettando così più di buon grado il suo risultato: “Ovviamente speravo di vincere, specialmente considerando la situazione in cui ci trovavamo prima dell’arrivo – spiega il classe 1994 intervistato dall’organizzazione dopo l’arrivo – Ma devo dire che non ho rimpianti, nel finale non potevo dare di più. Remco mi ha ucciso col suo ritmo nell’ultima ora di corsa e nell’ultimo giro ho fatto fatica anche a rimanergli a ruota, quindi è stato lui che ha meritato la vittoria. Onestamente non sono troppo dispiaciuto del mio secondo posto, oggi c’è stato semplicemente qualcuno più forte di me. Chiaramente io punto sempre al massimo, specialmente in questo genere di finali in cui speravo di riuscire a batterlo, ma una volata dopo una gara come quella di oggi non è mai uguale a una volata di gruppo ed evidentemente io non avevo più le energie necessarie“.

Dopo la cerimonia di premiazione abbiamo avuto modo di scambiare qualche parola ulteriore con lui:

Quali sono le tue prime sensazioni ora
Sono secondo, battuto da qualcuno di più forte. Puntavamo ovviamente a qualcosa in più, anche durante la corsa vedendo che tutto andava bene e verso l’arrivo ho pensato di poter vincere. Ma nella volata mi è mancata la forza.

Cosa hai pensato prima dello sprint? Sapevi che stavi arrivando al limite o pensavi di poter vincere?
Nell’ultimo giro ho iniziato a soffrire in salita, Remco mi ha portato al limite un paio di volte. Nell’ultimo chilometro, con quello strappo, sapevo che sarebbe stato uno sforzo impegnativo. Quindi ho provato a rallentare ma Remco è stato furbo, ha tenuto il ritmo alto e non mi è rimasto più nulla

Sei soddisfatto della forma, considerando che dopo la Roubaix eri abbastanza stanco come ci dicevi?
Ieri mi sentivo bene ed ero molto motivato per questa corsa. Non è una sorpresa, ma quando ci sono rivali che non sai come stanno… Sono comunque soddisfatto di essere stato ancora davanti a giocarmi la vittoria e questo comunque è importante per me.

Obiettivi per la Amstel?
Cercare di continuare così, cercando di essere presente ancora una volta in testa per ottenere il miglior risultato possibile.

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